febbraio la città si sveglia sotto un metro di coltre bianca. E’ la nevicata più
abbondante degli ultimi cento anni. L’evento non conpromette lo svolgimento della gara di
coppa Italia dei giallo-rossi, in quanto sono impegnati sul terreno di Bergamo. Milan e
Juventus sono chiamate alla rimonta per evitare una clamorosa eliminazione.
1986
ATALANTA – ROMA 2-1
JUVENTUS – COMO 1-1
LR. VICENZA – SAMPDORIA 2-2
MESSINA – TORINO 0-2
MILAN – EMPOLI 1-1
PADOVA – INTER 1-2
PISA – VERONA 2-0
UDINESE – FIORENTINA 1-0
neri e Paolo Rossi per i rosso-neri impattano la rete della gara d’andata, ma entrambe
subiscono il medesimo destino grazie ad un’autorete di Brio per il Como e ad un gran gol
della mezz’ala Della Monica sul terreno di San Siro. Tutto sembra andare storto per il
Milan, sempre più alle prese con la paura del fallimento societario. Berlusconi pare aver
rinunciato ad acquisire il club che or sembra interessare ad una cordata presieduta dal
consigliere Gianni Nardi, uomo estremamente vicino a Gianni Rivera.
La serata qualifica anche Roma, Verona e Fiorentina.
Mentre su campi praticamente innevati si svolge questa serata di coppa, a Sanremo prende
il via una nuova edizione del Festival. Per quattro giorni la musica è la regina assoluta
delle cronache di un evento che, grazie al lavoro di Pippo Baudo, sempre più signore e
padrone della Televisione di stato, sembra tornare agli antichi fasti. Vince Eros
Ramazzotti con Adesso tu. Dietro al giovane cant’autore romano si classifica Renzo Arbore
con Il clarinetto seguito da Marcella Bella con Fuori di testa. Per il “ragazzo nato ai
bordi di periferia” è il lancio definitivo verso una carriera che pochi artisti italiani
possono vantare. La sua voce nasale, caratteristica accentuata col passare degli anni, può
piacere o non piacere, così come le canzoni contenute nei dischi, ma Ramazzotti rimane uno
dei pochi capace di fornire prestazioni eccellenti, soprattutto dal vivo, dalle quali
traspare un’anima rock tenuta sopita.
Con i nuovi hit sanremesi pronti per essere mandati in radio, prende il via la sesta
giornata nella quale spicca il derby di Torino.
Como – Milan 1-1
Inter – Bari 1-0
Juventus – Torino 1-1
Lecce – Atalanta 2-1
Napoli – Fiorentina 0-0
Pisa – Udinese 0-0
Roma – Avellino 5-1
Sampdoria – Verona 0-0
CLASSIFICA:
23; Fiorentina 22; Sampdoria e Verona 20; Pisa 19; Atalanta e Como 18; Avellino 17;
Udinese 16; Bari 15; Lecce 12.
gli assoluti protagonisti di giornata.
Contro l’Avellino, sul terreno dello stadio Olimpico si consuma la
completa resurrezione del bomber Roberto Pruzzo. “O rei di Crocefieschi,” così come veniva
chiamato da giovanissimo, vive la giornata perfetta per un attaccante, entrando nel club
ristrettissimo di coloro che, nel campionato italiano, hanno realizzato cinque reti in una
gara. L’ultimo è stato un certo Kurt Hamrin più di vent’anni prima. In un periodo
d’estrema penuria di attaccanti italiani di grande valore – Pruzzo è probabilmente l’unico
vero “animale” d’area di rigore in circolazione. Dato il suo grande stato di forma, se ne
chiede l’utilizzo anche in maglia azzurra.
La grande giornata del bomber romanista è completata dall’esito del derby di Torino:
mentre il giocatore confeziona l’impresa più bella della sua carriera, a Torino l’esperto
Renato Zaccarelli pareggia la rete iniziale di Mickael Laudrup portando la Roma a sole tre
lunghezze di ritardo. A questo punto il campionato sembra riaprirsi clamorosamente in
vetta, in chiave zona Uefa e anche in coda. Con la terza vittoria interna consecutiva e
trascinato da un Pasculli finalmente ambientatosi nel campionato italiano (per lui ci sono
ben 5 reti nelle ultime sei partite) anche il Lecce può giocare le sue carte per rimanere
nella massima divisione.